Bentornati a un nuovo post. Oggi parliamo del genere city pop (シティ・ポップ, shiti poppu). Ha attirato molta attenzione durante il periodo del lockdown, soprattutto da parte degli appassionati di musica al di fuori del Sol Levante.
La domanda sorge spontanea: perché un genere popolare più di 40 anni ha attirato così tanta attenzione? Scopriamolo insieme.
Che cos’è il city pop (シティ・ポップ)?
Il city pop è un tipo di musica popolare in Giappone tra gli anni 70 e 80, caratterizzato da un’atmosfera urbana e sofisticata. Si è diffuso quando le riviste e le etichette discografiche hanno iniziato a usare questo termine (ma anche varianti come city pops e city music).
La maggior parte dei principali artisti sono cantautori e i più conosciuti sono: Yamashita Tatsurō (山下達郎), Takeuchi Mariya (竹内まりや), Kadomatsu Toshiki (角松敏生), Ōnuki Taeko (大貫妙子), Yoshida Minako (吉田美奈子) e Ōtaki Eiichi (大瀧詠一).
Questo genere contiene elementi di una serie di generi musicali diversi: la musica pop americana dello stesso periodo, come il soul, la disco music, il rock, il jazz e la fusion, e alcuni incorporano musica latina come la samba e la bossa nova.
Ciò rende il city pop un genere insolito, la cui definizione musicale è ambigua e talvolta si riferisce a uno stato d’animo piuttosto che a un genere.
Quando nasce?
Alla fine degli anni Sessanta emerse un nuovo tipo di musica, la new music, che combinava il folk con il rock e altri elementi, ignorando la politica e il senso della vita.
Fino a quel momento, la musica folk e il Group Sounds1 avevano ottenuto il sostegno dei giovani, ma negli anni Settanta apparvero e attirarono l’attenzione artisti come Inoue Yōsui (井上陽水) e Matsutoya Yumi (松任谷由実), che avevano come colonna portante la musica folk ma con una nuova sensibilità.
Da allora, sono apparsi uno dopo l’altro musicisti che hanno adottato vari generi musicali, dai quali è nato il city pop.
Ad esempio, il gruppo pionieristico Happy End (はっぴいえんど), che combinava suoni leggeri con testi giapponesi, e Sugar Babe (シュガー・ベイブ), che pubblicava SONGS, sono considerati i creatori del city pop, mentre artisti come Yamashita Tatsurō (山下達郎) e Takeuchi Mariya (竹内まりや) ne hanno gettato le basi.
Con il miglioramento del tenore di vita durante il periodo della bolla economica e l’aumento del benessere economico e mentale della popolazione, si è radicato uno stile di vita urbano e alla moda.
La città di cui si fa riferimento è Tōkyō, una città che aveva sperimentato una rapida crescita economica e le eleganti melodie di solitudine e malinconia urbana delle canzoni, catturano il cuore della gente.
Tuttavia, negli anni settanta il genere si concentrava sulla realizzazione di dischi in studio e non molti artisti si esibivano dal vivo. Di conseguenza, era di moda solo nell’area di Tōkyō e non c’erano ancora molti successi nazionali.
Alla fine degli anni 70, quando la YMO2 (Yellow Magic Orchestra) attirò l’attenzione con la sua techno-pop, una rivisitazione radicale del city pop, la gente rivolse gradualmente la propria attenzione al city pop,
Negli anni 80, la musica di cantanti come Inagaki Jun’ichi (稲垣潤一) e Sugiyama Kiyotaka (杉山清貴) ottenne sostegno da parte delle donne, e il city pop si diffuse nell’ambiente musicale con Red sweet pea (赤いスイートピー, akai suīto pea) di Matsuda Seiko (松田聖子) che divenne un grande successo.
I classici del genere si sono piazzati in cima alle classifiche annuali degli album e hanno raggiunto il loro massimo splendore all’inizio degli anni ottanta.
Con la sua raffinatezza urbana, si sposava bene con le pubblicità aziendali e le canzoni di successo che venivano spesso prodotte come colonne sonore per gli spot televisivi e i drama popolari all’epoca.
Si nota che la diffusione del city pop sembra essere legata anche ai cambiamenti nell’ambiente di ascolto.
Fino ad allora, la musica era un hobby costoso, che richiedeva l’acquisto e l’ascolto di dischi analogici, ma con l’avvento dei negozi di noleggio negli anni 80, la musica poteva essere noleggiata a basso costo e registrata su nastro.
Questo nuovo stile di ascolto è diventato popolare tra i giovani, poiché i lettori musicali portatili, gli stereo portatili e i sistemi audio per auto hanno reso possibile ascoltare la musica in movimento.
Tuttavia, quando la bolla scoppiò negli anni novanta, la società cominciò ad avvertire un senso di stagnazione e il numero di canzoni che potevano essere considerate city pop diminuì drasticamente. Alla fine, il city pop è stato inglobato nel j-pop.
Il city pop nel 21° secolo
Il city pop, che si è sviluppato con la crescita economica degli anni 80 e in declino con lo scoppio della bolla negli anni 90, ha preso una nuova piega negli anni 2000.
Con la diffusione di internet negli anni 2000, è nato un nuovo stile di ascolto della musica sui siti di streaming e di distribuzione video. Il city pop, che era stato un successo solo in Giappone, è stato riscoperto dagli appassionati di musica negli Stati Uniti.
Nel Regno Unito, canzoni come quelle di Yamashita Tatsurō (山下達郎) sono state apprezzate fin dall’inizio come numeri da ballo e sono state chiamate J-rare groove e J-boogie.
Gli anni 2010 hanno visto una rivalutazione della musica in Asia, con un numero crescente di stranieri che arrivano in Giappone per acquistare dischi non disponibili online.

Plastic Love (プラスティック・ラヴ, del 1984) di Takeuchi Mariya (竹内まりや), caricato su YouTube nel 2018, ha avuto più di 39 milioni di visualizzazioni a partire da giugno del 2021.
Sempre nel 2020, la YouTuber Rainych Ran canta una cover del brano di Matsubara Miki (松原みき) Midnight Door – Stay With Me (真夜中のドア~Stay With Me, del 1979), guadagnando (ad oggi) sulle 200.000 visualizzazioni.
Il brano ha raggiunto la prima posizione in 12 Paesi nella classifica globale di Apple Music J-Pop, portando alla ristampa di una versione in vinile del brano da parte di Pony Canyon3.
Perché questa rinascita?
La riscoperta del city pop è stata guidata da nuove tendenze musicali dell’internet come la vaporwave e il future funk.
La vaporwave è stata creata principalmente citando canzoni degli anni 80 e le persone che hanno iniziato a cercare quelle originali si sono innamorate delle canzoni originali e della musica giapponese dello stesso genere.
Questa tendenza ha portato anche a un rinnovato interesse per le canzoni degli idol dell’era Showa (昭和, 1926-1989).
In risposta alla rinnovata popolarità del city pop, alcuni gruppi musicali in occidente hanno creato nuove canzoni che ricreano l’atmosfera di questo genere.
In Giappone, giovani artisti influenzati dal city pop sono emersi uno dopo l’altro, dando vita al neo-city pop, che aggiunge elementi di hip-hop, techno e altri generi.
Il city pop oggi
Su YouTube, il DJ noto come Dj Shige ha spiegato perché il city pop ha perso popolarità all’estero. Secondo lui, uno dei motivi è il calo dei prezzi dei dischi in vinile, che ha ridotto l’interesse verso questo genere musicale.
Prendiamo ad esempio Plastic Love di Mariya Takeuchi. In passato, il vinile costava circa 4.000 yen, ma poi ha raggiunto quota 25.000 yen. Tuttavia, il prezzo è diminuito e attualmente si aggira intorno ai 5.000 yen. Anche il costo di altri dischi city pop è calato.
La moda può essere definita come la rapida diffusione e l’ampia popolarità di un fenomeno in un preciso momento. Tuttavia, quando si tratta di city pop, la situazione prende una piega interessante. Alcuni sostengono che se una tendenza persiste nel tempo, finisce per diventare un genere a sé stante.
Dj Shige prevede che il city pop stia destinato a passare dall’essere una moda a diventare un elemento consolidato, simile a quanto accaduto con il vaporwave e il future funk.
La moda del city pop all’estero è ormai tramontata, e ritengo che sia fondamentale preservare la nostra cultura attraverso il puro divertimento, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sulla musica o sul genere in sé.
Dj Shige
Consigli su alcune canzoni del genere city pop dagli anni 70 fino agli anni 80
City Lights by the Moonlights di Sōryō Tomoko
Simple Love di Ōhashi Junkoe Minoya Central Station
Stay with me di Miki Matsubara
Plastic Love di Takeuchi
Older Girl di 1986 Omega Tribe
Driving My Love di Anri
1 . Group Sounds (グループ・サウンズ)= Gruppo pop composto da diverse persone, che suonano principalmente la chitarra elettrica. ⬆ |
2. YMO (Yellow Magic Orchestra)= Gruppo pop musicale giapponese formato da Sakamoto Ryūichi (坂本龍一) e Takahashi Yukihiro (高橋幸宏) (1952-) su suggerimento di Hosono Haruomi (細野晴臣) (1947-), ex menbro degli Happy End. ⬆ |
3. Pony Canyon (株式会社ポニーキャニオン)= azienda giapponese, fondata il 1º ottobre 1966, che si interessa della pubblicazione di musica, DVD, VHS, film e videogiochi. ⬆ |
Fonti:
Come è nato il ritrovato interesse del mondo per la musica pop cittadina? (in giapponese)
Le 100 migliori canzoni city pop degli anni ’70/’80 (in giapponese)
Kotobank: Group Sounds (グループ・サウンズ) (in giapponese)
Kotobank: YMO (Yellow Magic Orchestra) (in giapponese)
Immagine di copertina di una cassetta musicale del cantautore Yamashita Tatsurō da nagi usano