Oggi ti parlerò del jlpt o il test di lingua giapponese per stranieri che vogliono capire a che punto sono della loro conoscenza della lingua. Oppure vogliono un certificato per lavorare e vivere in Giappone.
Esistono diversi test in Giappone come l‘EJU (esame di ammissione all’università giapponese per stranieri), il kanji kentei (esame dei kanji. Possono farlo anche gli stranieri) o il BJT (esame di buniness giapponese).
Che cos’è il jlpt?
Jlpt è l’abbreviazione di Japanese Language Proficiency Test o Esame di conoscenza della lingua giapponese. Il jlpt è un esame istituito dalla Japan Fondation (fondata nel 1972 dal gornverno giapponese) nel 1984 per una grande richiesta di una certificazione di lingua giapponese ufficiale. Negli anni molti studenti si sono iscritti a questo test.
L’esame si esegue ogni anno a luglio e a dicembre in Giappone, in altri paesi una volta l’anno (in Italia solo la prima domenica di dicembre). Quest’anno (2019), l’esame in Italia si terrà la domenica del 1° dicembre.
Il jlpt è diviso in cinque livelli: n5, n4, n3, n2, n1 e ogni livello ha la sua difficoltà. L’n5 è il più facile e l’n1 è il più difficile. Perché hanno una n davanti al numero? Perché prima della riforma del 2010, il test era formato solo da 4 livelli e il dislivello, scusate la ripetizione, tra il vecchio livello 3 e il vecchio livello 2 era molto alto. Il significato della n è new, nuovo.
Quali sono le principali abilità di ogni livello?
- N5: sei in grado di leggere e capire semplici frasi ed espressioni scritte in hiragana e kanji semplici. Comprendi conversazioni di argomenti di tutti i giorni e situazioni scolastiche. Puoi prendere informazioni necessarie da piccole conversazioni dette lentamente.
- N4: sei capace di capire passaggi di argomenti a te familiari scritti con vocaboli e kanji semplici. Capisci, all’ascolto, i passaggi che incontri nella vita di tutti i giorni e riesci a seguire il discorso se si parla lentamente.
- N3: sei capace di leggere e capire testi con contenuti specifici riguardanti gli argomenti della vita tutti i giorni. Riesci a carpire informazioni sommarie, es., nei titoli di prima pagina. Riesci a leggere passaggi leggermente difficili che incontri nelle situazioni di tutti i giorni e comprendi il punto saliente del contenuto se si usano frasi alternative per aiutarti nella comprensione.
- N2: sei in grado di leggere testi scritti in modo chiaro su una varietà di argomenti, come articoli e telecronache nei giornali e nelle riviste e semplici critiche, comprendendone i contenuti. Sei abile nel leggere testi di argomenti generali e seguirne la narrazione e comprendere anche le intenzioni dello scrittore. Sei in grado di cogliere presentazioni orali come conversazioni coerenti e inchieste giornalistiche, usando una velocità quasi naturale del parlato nelle situazioni di tutti i giorni in una varietà di situazioni. Sei in grado di seguire le loro idee e comprenderne i contenuti. Percepisci la relazione tra le persone che stanno parlando.
- N1: Riesci a leggere testi complessi e/o astratti di diversi argomenti come l’articolo di fondo nei giornali e le recensioni, comprendendone la struttura e i contenuti. Sei in grado di cogliere presentazioni orali come conversazioni coerenti, reportage, conferenze a velocità naturale in un’estesa varietà di situazioni. Sei in grado di capire i dettagli delle conversazioni come le relazioni delle persone coinvolte, le strutture logiche e i punti essenziali.
Com’è diviso l’esame?
Dal livello N5 al livello N3 è diviso in tre sezioni: vocaboli, grammatica e lettura e ascolto. I livelli N2 e N1 invece sono divisi in due sezioni: vocaboli/grammatica e lettura e ascolto. Ogni parte dura mezz’ora o più di un’ora, quindi aspettatevi di fare 3 ore di esame.
Aspetta, mi stai dicendo che non c’è un’orale e uno scritto?
No, il test è scritto ma non valutano la tua scrittura. Ci sono risposte multiple tranne per una parte dell’ascolto in cui non è presente il dialogo scritto e devi rispondere alle domande che senti.
Ma allora è un esame semplice/sono contenta-o che non ci sia l’orale perché…/sono contenta-o non ci sia lo scritto perché…/che peccato che non ci sia una parte orale e scritta
Se hai pensato alla prima frase, beh, non è così facile come sembra. Devi imparare un sacco di vocaboli e kanji; conoscere perfettamente la tua grammatica; aver letto almeno qualcosa in giapponese o non passi la parte di lettura; l’ascolto può essere difficile se non ascolti qualcosa in lingua tutti i giorni.
Se sei tra quelli che ha detto di “essere contenta-o…” può essere una cosa positiva ma anche negativa. Positiva per te che non ti devi preoccupare di prepararti qualcosa da dire o stare attenta/o a come scrivi. Negativa è che molti studenti che hanno conseguito l’n1 possono anche sapere tante parole, tanti kanji, sapere alla perfezione la grammatica, sono gli dei dell’ascolto e della lettura ma se devono parlare con un giapponese fanno scena muta.
Se sei tra quelli che hanno pensato “che peccato…”, ti capisco, però se non abiti in Giappone o non hai amici giapponesi con cui parlare, farai fatica a passare l’esame del parlato se esistesse. Ci sono alternative, come ripetere ciò che senti guardando una serie tv, un podcast, cantando una canzone al karaoke. Questo metodo si chiama shadowing. Esistono libri di una serie che si chiama Shadowing-Let’s speak Japanese, dove il primo volume ricopre il livello base e il livello intermedio, il secondo dall’intermedio all’avanzato e il terzo frasi dell’ambiente lavorativo. Hai un CD, la traduzione in inglese, cinese e coreano.
Ci sono delle liste come nel Toefl (esame di inglese)?
Con la riforma del test, non esistono liste rilasciate dalla Japan Fondation. Prima della riforma ti lasciavano delle liste di parole, kanji e grammatica che potevi studiare per l’esame. Quindi ti devi basare sui libri dedicati e alle liste rilasciate in passato.
Ci sono libri che consigli per l’esame?
Certo, ne esistono moltissimi ma quelli che consigliano tutti sono i new kanzen master (N3-N1), nihongo so matome (N5-N1), try (solo grammatica N5-N1) e i speed Master (N5-N1). Consiglio anche il libro degli esercizi che puoi stampare in pdf direttamente dal sito della Japan Fondation qui (scegli il tuo livello e scarica i file). Qui invece ti puoi esercitare con una simulazione del test.
Consiglio di fare anche il j-cat, un esame gratis che ti dice dopo aver risposto a tutte le domande qual’è il tuo livello di giapponese. Il neo è che puoi farlo una volta ogni 6 mesi ma puoi vedere quanti progressi hai fatto in tutto questo periodo di studio. Per iscriverti (puoi farlo solo al computer), devi cliccare nella parte in basso a sinistra dove c’è un omino verde con scritto “for individual”. Controllerà che tu puoi fare questo esame con il tuo PC e ti chiederà delle info e se studi all’università. Ti farà aspettare un giorno e poi clicca sul primo tasto a destra con scritto “log-in group exam and individual exam”. Non è un test ufficiale come il jlpt ma puoi vedere i tuoi progressi. Il sito ti dice che le domande diventano sempre più difficili ad ogni risposta giusta e se sbagli, ti abbassa la difficoltà.
Quanto costa per iscriversi ad un esame?
Se hai già fatto dei corsi anche non linguistici, non costano tanto. L’n5 e l’n4 costano 50€, mentre l’n3, l’n2 e l’n1 costano 55€ (costi del 2018). Puoi iscriverti ad un solo esame all’anno. L’anno scorso ti potevi iscrivere dal 27 agosto al 14 settembre 2018 (per l’università Ca’foscari).
Mi hai convinta/o, voglio fare anch’io il jlpt. Dove si può fare?
Puoi farlo all’università Ca’foscari, l’istituto giapponese di cultura in Roma e Milano (per Milano puoi iscriverti direttamente dal sito dell’istituto giapponese di cultura).
Ultimi consigli per l’esame?
Quelli che darei a me che sto studiando per l’n3. Studiati bene i vocaboli, la grammatica e i kanji. Per l’ascolto ti consiglio di ascoltare musica, podcast e guardare drama/serie TV. Per la lettura, leggi manga o dei libri per il tuo livello. Fai tanti test, così tieni monitorato quanti errori fai e qual’è il tuo punteggio (il punteggio che farai a casa è diverso da quello dell’esame). Se fai degli errori, torna a studiarti quella parte in cui sbagli, es., una forma grammaticale o un kanji, così se ti capitano nell’esame sai come affrontarli. Se hai paura per una sezione perché è il tuo punto debole, può essere che all’esame vai meglio in quella parte.
Il giorno dell’esame portati qualcosa da mangiare e da bere, perché le pause sono due (una presumo per i due livelli più alti) tra una sessione e l’altra dell’esame. Durante l’esame puoi bere ma non nascondere i bigliettini e non suggerire o ti annullano l’esame e spegni il cellulare. Non ti spaventare se nella parte dell’ascolto parte una canzoncina dallo stereo, perché serve per staccare dalla parte scritta (così dicono ma a me viene un’ansia pazzesca e vorrei continuare). Non ripassare il giorno prima o il giorno dell’esame ti sei già dimenticata/o tutto. Stessa cosa vale per il giorno dell’esame. Se vuoi proprio tenerti allenata/o con la lingua, leggi o guarda qualcosa in giapponese, almeno ti rilassi un po’.
Ti auguro un in bocca al lupo per l’esame e spero lo passerai. Se stai facendo anche tu l’n3, scrivimi nei commenti come ti stai preparando. Scriverò un articolo su come sto studiando per l’n3.
Alla prossima.
Fonti: jlpt