Benvenuti ad un nuovo articolo! Oggi torniamo con le favole giapponesi: quinta puntata Kintarō (金太郎, il bambino d’oro). Scopriamo insieme cosa racconta questa favola.
Kintarō
C’era una volta, nel profondo delle montagne di Ashigara, un ragazzo di nome Kintarō.
I suoi amici erano gli animali della montagna. Kintarō giocava a sumo con loro giorno dopo giorno.
Arbitro: In guardia. Combattete, combattete!
Un amico: Kintarō, tieni duro. Non lasciare che l’orso ti batta.
Ma era sempre Kintarō a vincere e anche il grande orso non poteva competere con lui.
Kintarō sei così forte. Ma la prossima volta non perderò. diceva l’orso.
La sfida successiva era quella del tiro alla fune. Kintarō era contro tutti gli animali della montagna, tra qui c’erano l’orso, una mucca, un cavallo e un cervo. Vinse.
Kintarō non era solo un ragazzo forte ma era anche molto gentile. Un giorno, mentre cavalcava in groppa a un orso, lungo un sentiero di montagna, si imbatté in alcuni animali in difficoltà in una valle.
Uno degli animali: Che cosa facciamo? Non c’è un ponte, quindi non possiamo attraversare.
Kintarō disse: Va bene, ci penso io.
Kintarō trovò un grande albero che cresceva lì vicino,
Bene, è della misura giusta disse e si buttò contro l’albero.
L’albero si spezzò facilmente. Kintarō e in men che non si dica si formò un ponte.
Grazie mille. dissero gli animali felicissimi e lo attraversarono. In seguito, Kintarō, con la sua forza e il suo cuore gentile, diventò un bravo ragazzo. Diventa servitore dei grandi samurai della capitale, sconfiggendo una persona cattiva dopo l’altra.
Si dice che Kintarō si basa su un uomo realmente esistito: Sakata no Kintoki (坂田金時). Ha servito Minamoto no Raikō (源頼光) e ha sconfitto un demone chiamato Shutendoji (酒呑童子).